L’Italia fonda la sua economia sull’industria manifatturiera. Come è noto, da qualche anno, è iniziata una nuova rivoluzione industriale che può insidiare gran parte del tessuto produttivo italiano,  mettendo in seria difficoltà la competitività delle nostre aziende: qual è la ricetta giusta per vincere questa nuova sfida? In che direzione puntare la bussola, per condurre l’Italia al successo? Lo hanno spiegato ieri Renato Cerioli – Commissione Centrale Fondazione Cariplo e Presidente Cariplo Factory – e Remo Sala – professore del Politecnico di Milano – ospiti ad “Happy Hour” in onda su Telelombardia.

La strada tracciata percorre ed unisce, settantasei istituti tecnici della Regione Lombardia, Novara e Verbano-Cusio-Ossola, che hanno aderito al Progetto SI –Scuola Impresa Famiglia. “Il tema dei giovani è centrale, nel mandato che sta portando avanti il nostro Presidente Guzzetti – ha spiegato Renato Cerioli -, con questo progetto, puntiamo a conferire loro nuove competenze che permetteranno di entrare nelle aziende, con delle solide competenze tecnologiche.” L’idea di base del Progetto, è creare un’alchimia fra le scuole, famiglie e industrie, potenziando i laboratori didattici degli istituti dal punto di vista tecnologico, fornendo corsi di formazione per i docenti, e tramite una piattaforma, stimolando la creazione una rete fra scuole, imprese e studenti.

Gli aspetti pratici del progetto. “L’idea portante è quella dell’industria 4.0 e le ricadute che questa sta portando nel mondo manifatturiero, legata principalmente alla pervasività di internet –ha chiarito Remo Sala-. “Abbiamo dato alle scuole qualcosa di innovativo: robot collaborativi, Virtual Commissioning, stampanti 3D e strumenti per la realtà aumentata, adottando il manifesto Calenda come guida per ammodernare i laboratori. I ragazzi – aggiunge il Prof. Sala – hanno accolto con molto entusiasmo questa iniziativa e speriamo possano portare competenze nuove ed un valore aggiunto per le imprese.” In conclusione, Sala ha precisato “lo spirito del progetto non è stato quello di calare qualcosa dall’alto. In tutte le settantasei scuole interessate, abbiamo ascoltato studenti, scuole e famiglie.”

Il progetto ora entra nel vivo. Il terreno è pronto a far germogliare le professionalità del futuro.