L’innovazione e il cambiamento portati dall’industria 4.0 si tradurranno nel generale miglioramento delle condizioni di vita. A partire dall’istruzione, questo cambio di rotta coinvolge principalmente i percorsi formativi legati alle lauree STEM (Science, Tecnology, Engeneering, Mathemathic) in quanto il progresso tecnologico permetterà di concepire il lavoro sotto una veste diversa. I benefici consentiranno di superare la figura “del contadino che lavora brutalmente la terra” come bene ci spiega Amalia Ercoli Finzi – Prof. Emerito del Politecnico di Milano e testimonial del Progetto SI -, con il risultato di un notevole miglioramento delle condizioni dei lavoratori. “I robot faranno la parte sgradevole – dice Amalia Ercoli Finzi – invece a noi sarà lasciato il tempo e la possibilità di pensare a cose nuove, costruire un futuro migliore in cui ci sia la possibilità di pensare di più a se stessi.” La pervasività delle macchine avrà effetti benefici anche sulle stime occupazionali. Infatti, secondo il Desi (Digital economy and society index della Commissione Europea) in Europa entro il 2025 ci saranno 8,2 milioni di nuovi posti di lavoro per cui serve una preparazione in ambito STEM. I percorsi di innovazione hanno diverse declinazioni, come spiega la scienziata si può “migliorare quello che c’è già e renderlo migliore, oppure avere un’idea nuova che cambi la realtà.” La seconda, ovviamente, richiede uno sforzo maggiore ma è anche la strada che permette un cambiamento più profondo all’interno della società.
Amalia Ercoli Finzi lascia i suoi consigli ai ragazzi per costruire un futuro migliore.