WHO GUESS

Team: M. Borelli, S. Mosconi, A. Crotti, N. J. Messi, D. Panseri

Docente Referente: D. Bernini

Scuola: ITIS P. PALEOCAPA

Personaggio scelto: Tutti

Tool Usati:
C#
Visual Studio
Paint.net
https://imagetocartoon.com

Descrizione da parte dei ragazzi

Il gioco da noi proposto consiste di una rivisitazione dei giochi “Indovina Chi” e “Akinator”, ma con i personaggi di riferimento proposti nella Game Jam. Abbiamo scelto casualmente 49 personaggi tra tutti quelli proposti.
Il gioco si apre con la scelta tra la modalità “Akinator” e quella “Indovina tu”.
Nella prima modalità l’utente deve pensare a un personaggio tra quelli proposti e rispondere alle domande che compariranno sulla parte destra dello schermo. In questa modalità infatti è il computer che deve arrivare a indovinare il personaggio pensato del giocatore. Alla fine, quando verrà trovato il personaggio, ne verrà mostrata una curiosità.
La seconda modalità invece prevede che sia il computer a scegliere un personaggio. L’utente, tramite domande di senso compiuto che dovrà comporre selezionando NECESSARIAMENTE tre pulsanti su tre diverse colonne, dovrà individuare il personaggio. Alla fine, se indovinerà gli verrà mostrata una curiosità inerente alla persona indovinata.

Giocabile su:

Windows

Tanto di cappello per il lavoro fatto sul database. Traslare indovina chi / Akinator in un gioco digitale (Akinator tra l’altro lo è già, questo ne è solo una replica) è sicuramente uno sforzo tecnico importante, ma poco incisivo sul piano della creatività. Alcuni dettagli dei personaggi erano sbagliati e a volte era impossibile risolvere: alcuni refusi sarebbero stati evitabili, come Mulan che lavora in ambito sportivo (?).”

– Luca Bagnasco

Indovina chi è un must totale a qualsiasi età, tuttavia i ragazzi si sono lanciati in una cosa complicatissima da gestire! Alla fine funziona, anche se c’era qualcosa che non torna: alcuni dettagli dei personaggi sono sbagliati. Era prevedibile che accadesse, perché per un gioco con così tanti dati biografici sui personaggi ci sarebbe voluto un debug di settimane per verificarli tutti.”

– Matteo Uggeri